Alopecia Androgenetica

Alopecia androgenetica maschile: principali cause

Che cos’è l’alopecia androgenetica?

Il termine alopecia androgenetica si riferisce a una condizione di perdita di capelli che tende a interessare in modo più significativo gli uomini, anche se in casi meno comuni può verificarsi anche nelle donne.

Differenza con altri tipologie di alopecia

L’alopecia androgenetica è la tipologia più diffusa di calvizie, tuttavia esistono diversi tipi di alopecia, che possono apparire in maniera differente anche seconda alla tipologia di capelli. Di seguito riportiamo, alcune tra le principali tipologie di alopecia come per esempio:

  • Alopecia nervosa: solitamente può colpire coloro che stanno attraversando periodi altamente stressanti. L’alopecia nervosa, a sua volta può essere suddivisa in acuta o cronica.
  • Alopecia da trazione/traumatica: si riferisce alla caduta di capelli dovuta all’utilizzo di acconciature che tirano e costringono i capelli, come le comuni code di cavallo, chignon, ecc. Anche i caschi, berretti, ecc. possono portare ad effetti negativi se li si usa molto.

Cause di alopecia androgenetica

Il motivo principale è solitamente la genetica, anche se ci possono essere altre cause che la innescano, come problemi ormonali o metabolici, processi infettivi, una dieta carente di nutrienti, l’assunzione di alcuni farmaci o un periodo di forte stress.

Generalmente circa l’80% della popolazione maschile soffre di alopecia androgenetica a partire dai 50 anni e circa il 50% delle uomini ne possono soffrire dai 20 anni in su.

Fattori ormonali


Nella condizione di alopecia androgenetica, nell’area superiore del cuoio capelluto, è presente un enzima noto come 5-alfa-reduttasi, che converte l’ormone androgeno, comunemente chiamato testosterone, in diidrotestosterone. Quest’ultimo è il principale responsabile della perdita di capelli in questa situazione.

Predisposizione genetica

La predisposizione genetica e l’ereditarietà paterna sono il principale fattore scatenante la perdita di capelli. Si basa principalmente sulla progressiva perdita di unità follicolari dalla zona frontale alla corona (zona superiore dove solitamente si perdono i capelli nelle alopecie di grado più avanzato).

Fattori scatenanti

Le cause principali dell’alopecia androgenetica sono genetiche ed ormonali.

Sintomi e diagnosi

Gli uomini iniziano a sperimentare una perdita di densità dei capelli nella zona frontale e parietale a partire dai 20 anni, con un progressivo coinvolgimento della parte superiore della testa.

Pattern di calvizie nell’uomo

Nell’uomo, l’alopecia androgenetica comporta un ritiro dell’hairline e una progressiva stempiatura, fino alla significativa perdita nella regione della corona.

Pattern di calvizie nella donna

L’alopecia androgenetica, in maniera meno frequente, colpisce circa il 20% delle donne, percentuale che raddoppia superati i 70 anni di età. Nella donna solitamente si manifesta dopo la menopausa, anche se può apparire in forma precoce.
Inizialmente, si verifica una perdita dei capelli nella zona superiore della testa. Successivamente, l’hairline inizia a retrocedere, e se questa situazione non viene affrontata, si potrebbe arrivare alla perdita completa dei capelli.

Visita tricologica

Effettuando la visita presso il centro Insparya, il medico utilizzerà una tricocamera per valutare la salute delle singole unità follicolari. Farà una diagnosi completa sui capelli per verificare lo stato di avanzamento dell’alopecia e valuterà con il paziente le possibili soluzioni.

Evoluzione e stadi dell’alopecia androgenetica

La scala Norwood-Hamilton comprende sette gradi che vanno dal più lieve (grado 1) al più avanzato (grado 7). Non tutti i pazienti raggiungono il grado 7, soprattutto se vengono sottoposti a trattamenti per rallentare la progressione della calvizie e migliorare la densità dei capelli.

Gli stadi dell’alopecia androgenetica nell’uomo

Ecco le caratteristiche di ciascun grado della scala Norwood-Hamilton:

  • Grado 1: Si osserva una leggera perdita di densità nell’area frontale con un lieve arretramento dell’attaccatura dei capelli. Spesso passa inosservato.
  • Grado 2: Si aggiunge alla perdita di capelli nell’area frontale una maggiore evidenza della calvizie nella zona delle tempie. In alcuni casi, l’alopecia potrebbe non progredire oltre questo stadio.
  • Grado 3: L’area di perdita dei capelli si estende, coinvolgendo anche la sommità della testa. Senza un intervento, la calvizie continuerà a progredire.
  • Grado 4: La calvizie diventa più evidente rispetto al grado 3, con un’area significativa di diradamento dei capelli. Trattamenti come la Mesoterapia e la Fotobiomodulazione possono ancora offrire benefici in questa fase.
  • Grado 5: L’area di capelli che separa la sommità della testa inizia a restringersi. A questo punto, il trapianto di capelli diventa l’opzione principale per trattare l’alopecia, che viene considerata acuta.
  • Grado 6: La fascia di capelli si riduce ulteriormente, lasciando la parte superiore della testa completamente calva. Inoltre, si può osservare una perdita di capelli nella nuca e nelle zone laterali.
  • Grado 7: È lo stadio più avanzato, in cui rimangono solo i capelli nella parte posteriore della testa, che si collegano alle zone delle orecchie e della nuca. Il trapianto di capelli rimane un’opzione valida per migliorare l’alopecia in questa fase, a condizione che la zona donatrice sia abbastanza densa da coprire la aree calve.

Gli stadi dell’alopecia androgenetica nella donna

Nel caso dell’alopecia femminile viene utilizzata la scala Ludwig, nome dato dal suo creatore, il dottor Erich Ludwig, che divise tale scala in tre stadi, realizzando una versione più riassuntiva della scala Norwood-Hamilton.

Nel primo grado, la donna inizierà ad avere la caduta dei capelli nella parte superiore della testa, ma non verrà influenzata l’hairline. Potrebbe vedersi un’assottigliamento dei capelli e una diminuzione della loro quantità.

Il secondo grado, vedrà un aumento della perdita nella parte superiore della testa, il cuoio capelluto sarà più esposto e l’attaccatura dei capelli arretrerà.

Se questo stadio persiste nel tempo senza che vengano prese precauzioni, si potrebbe raggiungere il terzo grado e si potrebbe anche sfociare nella perdita totale dei capelli.

Velocità di progressione

La velocità di progressione dell’alopecia androgenetica è influenzata da diversi fattori e dipende da paziente a paziente. Presso il centro Insparya sarà compito del medico valutare lo stadio di avanzamento dell’alopecia e identificare il trattamento più adatto alle singole esigenze.

Rimedi per l’alopecia androgenetica

Se l’alopecia non si trova ancora ad uno stadio avanzato si possono effettuare dei trattamenti per rallentare il processo come la Mesoterapia e la Fotobiomodulazione.

In aggiunta, è importante sottolineare l’importanza di seguire una dieta equilibrata in modo che i nostri capelli ricevano le giuste sostanze nutritive per mantenersi sani.

Farmaci e terapie mediche

Rimedi naturali

  • Superfood come salmone, lenticchie, spinaci, avena, carota, riso
  • Vitamine A, B, C, D, E che aiutano a rinforzare i capelli e ne migliorano la salute
  • Noni, tra i diversi benefici vi è l’ossigenazione delle cellule, comprese quelle dei capelli.
  • Rosmarino per il suo effetto vasodilatatore.
  • Aceto di mele, che aiuta a mantenere equilibrato il pH del cuoio capelluto.
  • Olio di mandorle, ricco di vitamina E, ed è un antiossidante.
  • Olio di cocco, poiché gli acidi grassi che lo compongono rafforzino la struttura del capello.
  • Olio d’oliva, per il suo alto contenuto di vitamina E e K che aiuano a riparare i capelli.
  • Cipolla, perché stimola la circolazione.
  • Tè verde, che contiene una grande quantità di antiossidanti, essenziali per favorire la crescita dei capelli.
  • Biotina, che aiuta a rafforzare i capelli, prevenendone la fragilità.

Trapianto di capelli

Il trapianto di capelli rimane, al momento, l’unica soluzione definitiva all’alopecia androgenetica. Insparya è un Gruppo esclusivamente specializzato nel trattamento dell’alopecia e nella salute dei capelli. Presso il centro a Milano, in zona Colonne di San Lorenzo, sarà possibile rivolgersi alla nostra équipe medica che, grazie al #MetodoInsparya, aiuta ogni giorno migliaia di pazienti a combattere definitivamente l’alopecia.

Possibilità di guarigione dall’alopecia androgenetica

Grazie ai trattamenti Insparya come la Mesoterapia e la Fotobiomodulazione potrete rallentare la caduta dei vostri capelli. Per recuperare i capelli persi è possibile sottoporsi ad un trapianto di capelli che è l’unica soluzione definitiva all’alopecia androgenetica.

Si può arrestare la calvizie?


È fondamentale considerare che sia i trattamenti che i rimedi naturali non sono in grado di far ricrescere i capelli nelle zone in cui sono stati persi, e i risultati sono strettamente legati alla loro costante applicazione. In caso di interruzione, si potrebbe tornare alla situazione iniziale.

Recupero dei capelli persi

In caso di alopecia androgenetica, l’unica soluzione definitiva per recuperare i capelli è il trapianto.

 Le ultime ricerche scientifiche

Insparya è attualmente l’unico Gruppo Medico Clinico, Scientifico e Tecnologico che si impegna nella ricerca biomedica e nello sviluppo tecnologico con l’obiettivo di offrire i migliori risultati possibili.

La ricerca Insparya si focalizza su:

  1. Lo studio dei marcatori delle cellule del follicolo pilifero umano e delle loro alterazioni responsabili dell’alopecia androgenetica e della risposta ai trattamenti farmacologici. A tal fine ci serviamo dell’esperienza di team multidisciplinari per studiare le anomalie nella trasmissione dei segnali nelle cellule affette da alopecia androgenetica e la loro risposta ai trattamenti farmacologici.
  2. Lo sviluppo di popolazioni cellulari ad alto potere replicativo con lo scopo di mantenere o ripristinare le capacità rigenerative dei capelli, tipiche delle cellule staminali del follicolo.
  3. Convalida preclinica di nuovi composti finalizzati al miglioramento del ciclo di crescita del follicolo pilifero, utilizzando sia colture cellulari umane sia modelli animali.
  4. L’integrazione delle conoscenze ottenute con questi studi ci sta permettendo di ottimizzare la proliferazione delle cellule del follicolo pilifero in vitro, conservandone il potenziale replicativo e permettendo la moltiplicazione follicolare.

Domande frequenti sull’alopecia androgenetica

I nostri esperti risponderanno alle domande relative all’alopecia androgenetica, identificheranno le sue cause e il trattamento è più appropriato per risolverla.

Come si ferma l’alopecia androgenetica?

Il trapianto di capelli serve per trattare l’alopecia androgenetica in forma definitiva, specialmente se ci si trova in una fase avanzata, anche se è possibile limitare il suo avanzamento già nelle prime fasi.

Sono disponibili trattamenti efficaci come la Mesoterapia e la Fotobiomodulazione (Laser a Bassa Frequenza).
Inoltre, l’uso di medicinali come Minoxidil, Finasteride e l’azione dei complessi vitaminici aiutano a migliorare la qualità dei capelli presenti.

Quando si arresta l’alopecia androgenetica?

Una volta che l’alopecia si sarà stabilizzata, si potrà procedere ad effettuare il trapianto di capelli per eliminare definitivamente il problema della perdita di capelli.

Quando l’alopecia diventa irreversibile?

L’alopecia androgenetica diventa irreversibile se arriva al settimo grado della Scala Norwood-Hamilton. È lo stadio più avanzato, in cui rimangono solo i capelli nella parte posteriore della testa, che si collegano alle zone delle orecchie e della nuca ed è raro che la zona donatrice sia abbastanza estesa per poter coprire le aree senza capelli.

Perché viene l’alopecia androgenetica?

L’ormone androgeno (il testosterone), a seguito ella trasformazione in diidrotestoterone a causa dell’enzima 5-alpha-reduttasi, provoca una miniaturizzazione dei follicoli piliferi. In sostanza assottiglia i capelli nativi, li rende sempre più deboli, più corti e più sottili, provocandone la morte.

Il motivo per cui il trapianto di capelli sconfigge definitivamente l’alopecia è proprio a causa di questo enzima che non è presente nella zona donatrice, quindi il testosterone non viene trasformato in diidrotestosterone e non si verifica il processo di miniaturizzazione dei follicoli.