
Alopecia androgenetica
L’alopecia androgenetica è la forma più comune di calvizie negli uomini (appare in circa l’80% di loro). Nelle donne, invece non è così frequente, le colpisce nel 20% dei casi. Nell’uomo, superati i 50 anni, appare circa il 50% delle volte, mentre, nelle donne, appare nel 40% dei casi dopo i 70 anni.
Cause di alopecia androgenetica
La causa più comune di questo tipo di alopecia è la genetica. I geni, che vengono principalmente trasmessi dal padre, possono favorire la caduta dei capelli. Si basa principalmente sulla progressiva perdita di unità follicolari dalla zona frontale alla corona (zona superiore dove solitamente si effettuano i trapianti di capelli). Gli androgeni, un ormone che gli uomini hanno in misura maggiore rispetto alle donne, di solito colpiscono i follicoli attraverso la cosiddetta miniaturizzazione, cioè rendono i follicoli piliferi più deboli, più corti e più sottili, provocandone la morte.

Questa malattia solitamente si manifesti dopo i 50 anni, ma esistono casi di persone con un’alopecia precoce che hanno cominciato a perdere i capelli intorno ai 20 anni. Secondo la scala Norwood-Hamilton, ci sono sette gradi di alopecia androgenetica, dallo stadio uno, il più lieve, allo stadio sette, il più avanzato. Nel tempo, se non viene intrapresa alcuna azione di prevenzione o cura, la persona può raggiungere l’ultimo stadio.
Trattamenti
Essendo una delle alopecie più studiate e conosciute, ci sono diversi modi per affrontare questa malattia. Dalle opzioni medicinali ai trattamenti più avanzati
I trattamenti per capelli che aiutano a prevenire l’insorgenza di alopecia precoce:
- Mesoterapia per capelli,
- ActivePlasma o plasma ricco di piastrine;
- Fotobiomodulazione o laser a bassa frequenza.
Tutti questi trattamenti saranno utili per cercare di rallentare la caduta dei capelli, ma non faranno ricrescere i capelli dove mancano e i risultati sono strettamente legati al loro utilizzo (una volta terminato si rischia di tornare alla situazione iniziale). L’unica soluzione per recuperare i capelli è il trapianto. I risultati di un trapianto di capelli sono visibili dopo 4-6 mesi dall’intervento (ogni caso è a sè stanti) e tra i 12 e i 18 mesi saranno definitivi e duraturi. Ricordiamo però, che se i capelli trapiantati non saranno soggetti alla caduta, i capelli nativi ancora presenti nelle zone riceventi potrebbero esserlo e, per questo, è importante prenderse cura.

Alcuni farmaci che si possono assumere per prevenire l’alopecia e migliorare la qualità dei capelli:
- Minoxidil. Può essere assunto per via orale in forma di pillola o per via topica. Negli ultimi tempi, si sta diffondendo sempre più il minoxidil sublinguale;
- Finasteride topica ed orale;
- Complessi vitaminici.
In caso di alopecia androgenetica, per la sua corretta diagnosi sarà necessaria la valutazione di un tricologo, specialista nella salute dei capelli. Di tanto in tanto sarà necessaria una revisione anche dopo il trapianto di capelli per vedere i progressi e raccomandare, se la situazione lo richiede, qualche trattamento rinforzante.
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