Cos’è la zona donatrice?

Cos’è la zona donatrice?

Attualmente esistono numerosi trattamenti per capelli e farmaci che aiutano a rallentare l’insorgere dell’alopecia. Questi trattamenti possono migliorare la densità dei capelli e fermarne la caduta in modo molto efficace. Tuttavia, l’unico metodo definitivo per recuperare i capelli persi è il trapianto. Questa procedura indolore prevede il trasferimento delle unità follicolari dalla zona donatrice (solitamente l’area occipitale e temporale) alle aree anteriore, superiore e coronale del cuoio capelluto, che solitamente sono le zone più colpite dall’alopecia. La tecnica più avanzata che offre i migliori risultati è la Follicular Unit Extraction (FUE), che noi di Insparya siamo esperti nel praticare.

Un’area donatrice di buona qualità è fondamentale per il successo di un trapianto di capelli. 

L‘area donatrice è una parte del cuoio capelluto che non è influenzata dagli ormoni responsabili della caduta dei capelli né da una predisposizione genetica all’alopecia androgenetica. Poiché queste sono le principali cause dell’alopecia, i capelli trapiantati dall’area donatrice non cadono. Di conseguenza, l’area donatrice viene selezionata per estrarre le unità follicolari da utilizzare nel trapianto.

Prima di pianificare l’intervento, è fondamentale valutare lo stato dell’area donatrice e stabilire le aspettative riguardo al trapianto. Questo determinerà se si è un candidato idoneo per il trapianto di capelli. È importante che l’estrazione delle unità follicolari non comprometta la densità dell’area donatrice e che l’area ricevente possa essere ripopolata in modo efficace.

Un’area donatrice di alta qualità si distingue per la sua elevata densità di follicoli per centimetro quadrato. Inoltre, è importante tenere a mente che capelli spessi e di colore scuro tendono a generare risultati differenti rispetto a quelli sottili e chiari. La competenza dell’esperto è essenziale per garantire un risultato finale naturale e soddisfacente.

In genere, l’area donatrice presenta una densità media di circa 80-100 unità follicolari per centimetro quadrato. Nel corso del trapianto, non si raggiungeranno mai meno di 45 unità follicolari per centimetro quadrato, assicurando così una buona densità e la risoluzione dell’alopecia.

Fino a quante unità follicolari possiamo estrarre dalla zona donatrice? 

Il numero massimo di unità follicolari che si possono estrarre varia a seconda delle  caratteristiche specifiche di ciascun paziente. Ogni area donatrice presenta peculiarità proprie che determineranno il numero di unità follicolari che possono essere estratte. Pertanto, l’analisi preventiva riveste un’importanza cruciale, poiché è fondamentale definire con precisione l’area da ripopolare in modo da non superare le dimensioni consentite dall’area donatrice. In caso contrario, vi è il rischio che le unità follicolari siano sparse, causando una ridotta densità dei capelli. Per tale motivo, è preferibile concentrarsi su un’area più piccola e ottenere una buona densità.

È importante tener presente che, a partire dal livello V della scala Norwood-Hamilton, non è possibile coprire completamente l’area colpita da alopecia con un solo intervento. Si potrà quindi procedere con un secondo intervento, avendo cura a non danneggiare l’area donatrice. Qualora si volesse aumentare la densità delle unità follicolari nella zona donatrice la si potrà effettuare la tricopigmentazione: un trattamento che, simulanto la presenza di capelli rasati tramite l’inieizione di inchiostro nella pelle, va a migliorare la densità visiva dei capelli.  

Cosa succede alla zona donatrice dopo un trapianto di capelli?

Uno dei dubbi più comuni riguardo all’area donatrice è legato alla densità dei capelli post trapianto e alla presenza di eventuali cicatrici. Dopo l’intervento, la densità dei capelli si ripristina in breve tempo, ma è possibile sottoporsi a trattamenti specifici per rinforzare e nutrire i capelli. Tra i consigliati vi sono la mesoterapia (MesoHAir), l’ActivePlasma (PRP) e la Fotobiomodulazione (terapia laser a bassa frequenza), che possono essere applicati singolarmente o in combinazione. Inoltre, il medico specialista può consigliare l’uso di Minoxidil o Finasteride.

Infine, non è necessario preoccuparsi delle cicatrici se si opta per il trapianto con la tecnica FUE. Questo intervento non invasivo e molto sicuro richiede solo l’anestesia locale ed è considerato un trattamento ambulatoriale. Durante l’unica seduta necessaria, vengono effettuate piccole incisioni, quindi non sono richiesti punti di sutura. Inoltre, il periodo di guarigione completo di solito non supera una settimana, a differenza di altri metodi superati come la tecnica della striscia (FUT o FUSS), che richiedeva punti di sutura, un periodo di guarigione di quasi un mese e poteva causare perdita di sensibilità nell’area donatrice e cicatrici difficili da nascondere con i capelli. La tecnica FUE, sebbene richieda precisione e sessioni più lunghe (anche se si completa in un solo giorno), elimina questi rischi e produce risultati estremamente naturali. Inoltre, vi permetterà di portare i capelli molto corti, se lo desiderate, poiché non sarà necessario nascondere alcuna cicatrice.

Se soffrite di alopecia, vi consigliamo di consultare gli specialisti di Insparya, in modo che possano determinare il tipo specifico di alopecia di cui soffrite e consigliarvi il trattamento più adeguato per il vostro caso particolare. 

Inoltre, se siete affetti da alopecia androgenetica, mettiamo a vostra disposizione un team medico specializzato in trapianti di capelli, strutture moderne e confortevoli, sale dedicate al trapianto premium e attrezzate con tecnologia propria del Gruppo. I nostri team hanno eseguito oltre 50.000 trapianti e hanno un’esperienza di oltre 14 anni e sapranno accogliervi e rispondere a tutte le vostre domande.